L’infezione del tratto urinario (IVU) , comunemente chiamata "infezione urinaria", è un termine che indica la presenza di microrganismi patogeni in uno o più organi dell’apparato urinario, come l’uretra, la vescica, i reni o la prostata.
Le infezioni del tratto urinario sono circa 50 volte più frequenti nelle donne rispetto agli uomini, principalmente per motivi anatomici: l’uretra femminile è più corta e il meato urinario si trova vicino all’ano, facilitando il passaggio dei batteri. Tra i fattori scatenanti più comuni troviamo una scarsa igiene intima e periodi di stitichezza.
Con l’arrivo della menopausa, il rischio di infezioni urinarie aumenta ulteriormente, a causa della secchezza delle mucose indotta dal calo dei livelli degli estrogeni.
Negli uomini, invece, l’infezione delle vie urinarie è meno frequente ma considerata più preoccupante. Il meato urinario, essendo più distante dall’ano, riduce il rischio di contaminazione batterica; tuttavia, in caso di sintomi, è consigliato consultare un medico entro 24 ore. Anche per gli uomini, il rischio cresce dopo i 50 anni, quando l’ipertrofia prostatica può ostacolare il normale flusso urinario.
Infine, le persone diabetiche sono più vulnerabili alle IVU e richiedono una particolare attenzione e monitoraggio.
Se trascurata, un’infezione urinaria può risalire fino ai reni, provocando una pielonefrite, nota anche come infezione del tratto urinario superiore, che si manifesta con febbre alta (oltre i 38°C) e sintomi più gravi.