I brufoli, i punti neri e le cisti compaiono soprattutto sul viso, ma anche su collo, petto e schiena, come conseguenza dell'iperseborrea, ossia una produzione di sebo maggiore e più densa, dovuta all'infiammazione dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee. Questa iperseborrea delle ghiandole sebacee cattura le cellule morte intrappolate nel sebo, bloccando i follicoli piliferi e causando l'ostruzione dei pori. In questo modo si sviluppano i batteri Cutibacterium acnes, che causano l'infiammazione. La causa principale dell'acne è di origine ormonale; è visibile durante la pubertà nell'adolescenza, forse fino ai 25 anni, ma può presentarsi in altri casi e in altri cicli, soprattutto nelle donne (periodo premestruale, uso di alcuni contraccettivi come la pillola progestinica, sindrome dell'ovaio policistico - PCOS...). Può entrare in gioco anche un fattore genetico.
Come si manifesta l'acne?
L'acne può presentare diversi stadi di sintomi, da molto lievi a molto gravi. Ecco i tipi di lesioni cutanee che si possono osservare:
Punti bianchi: l'eccesso di sebo e le cellule morte si raggruppano nei pori e formano piccole protuberanze sulla superficie della pelle. I punti bianchi sono noti anche come microcisti o comedoni chiusi, dovuti all'ostruzione dei pori.
Punti neri o comedoni aperti: quando i pori si aprono, il sebo si ossida a contatto con l'aria. Assume quindi un colore scuro.
Papule: di colore rosa, rosso o talvolta marrone, assumono la forma di piccoli brufoli secchi in rilievo.
Pustole: queste lesioni cutanee formano una base rossa con una sacca bianca o gialla. A differenza delle papule, le pustole sono piene di pus.
Noduli: questi brufoli rossi e duri hanno un diametro superiore a 5 mm. Sono visibili sul viso, ma possono estendersi alla schiena e al torace.
Cisti: nei casi di acne grave, le lesioni profonde formano protuberanze rosse, profonde e dolorose. Si tratta di cisti piene di pus che possono lasciare cicatrici se manipolate.