L'acne corrisponde a una disfunzione del follicolo pilosebaceo, cioè della combinazione "pelo + ghiandola secernente sebo". Questa patologia è secondaria a una serie di fattori, tra cui quelli genetici, medicinali, cosmetici e alimentari, ma soprattutto ormonali.
Le ghiandole sebacee sono sensibili ai livelli di ormoni maschili, chiamati androgeni (in particolare il testosterone, prodotto anche dalle donne attraverso le ghiandole surrenali), che le stimolano a produrre più sebo. Contemporaneamente avviene un processo di cheratinizzazione del follicolo pilifero (ispessimento e occlusione). Questo porta a pori ostruiti, pelle grassa e, molto spesso, alla colonizzazione della pelle da parte di batteri (Propionibacterium o Cutibacterium Acnes), con conseguente comparsa di punti neri e brufoli con più o meno pus.
Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali possono influenzare la secrezione di sebo e favorire la comparsa di brufoli. L'acne ormonale da gravidanza può spesso comparire già nel primo trimestre, in genere dopo la cessazione della contraccezione ormonale, ma anche nel terzo trimestre.
Possono essere coinvolti anche altri fattori esterni:
Il cibo industriale (prodotti lavorati, grassi, ad alto indice glicemico)
Il consumo eccessivo di prodotti caseari animali
Lo stress e la mancanza di sonno
L 'esposizione eccessiva al sole…
Come si presenta l'acne da gravidanza?
Acne e gravidanza: quando compaiono davvero i brufoli?
L'acne può manifestarsi in qualsiasi fase della gestazione, anche se è più comune all'inizio e alla fine della gravidanza, i trimestri soggetti alle maggiori variazioni ormonali. L'acne da gravidanza nel primo trimestre non è quindi rara.
L'acne da gravidanza tende a migliorare spontaneamente dopo il parto, se si verifica al termine della gravidanza, oppure dall'inizio del secondo trimestre. Tuttavia, in alcuni casi può persistere per tutta la gravidanza.
Che aspetto hanno i brufoli da gravidanza?
L'acne da gravidanza si presenta classicamente nella sua forma infiammatoria: la comparsa di brufoli rossi, a volte con pus (testa bianca), generalmente sul viso (soprattutto guance, mascella e fronte), ma possono interessare anche il décolleté, le spalle e la schiena. A questi si associano comedoni (punti neri) o microcisti (punti bianchi o palline sotto la pelle), spesso in quantità minore. La pelle è più grassa, soprattutto nella zona T del viso (fronte, naso, mento e pieghe nasolabiali).