Gli attivi approvati dalla scienza in caso di pelle grassa. La parola della dermatologa Ines Mordente
La pelle è l'organo più grande del corpo umano, che lo protegge da varie minacce ambientali. Allo stesso tempo, è l'organo più facilmente ispezionabile del corpo e che assicura la ricezione di stimoli, nonché il contatto e la protezione rispetto all'ambiente esterno.
Condizioni come iperseborrea o pelle grassa sono legate spesso a fattori genetici, ormonali o scelte sbagliate di skincare.

Indice
Che cos’è l’acne?
In dermatologia le condizioni cliniche che richiedono tempo, pazienza e costanza terapeutica sono varie, tra queste, l’acne è certamente quella più comune. L’acne è malattia infiammatoria cronica dei follicoli piliferi, che colpisce oltre il 9,4% della popolazione mondiale, colpisce oltre l'85% degli adolescenti; erroneamente, è comunemente associata alla pubertà e all'adolescenza, in realtà può colpire anche adulti di tutte le età. Le lesioni acneiche possono essere divise in non infiammatorie (come comedoni chiusi e comedoni aperti, cioè i punti neri) o infiammatorie (papule, pustole, noduli e cisti), per tale ragione il trattamento dell'acne e della pelle grassa in generale richiede una terapia a lungo termine e, talvolta, persistente. Si tratta, infatti, di una condizione cronica per tale ragione oltre alla terapia medica farmacologica è molto importante adottare dei comportamenti cosmetologici nelle scelte di skincare corretti. L'acne di solito compare su viso, collo, torace e schiena; può essere molto frustrante e imbarazzante, portando ad bassa autostima e isolamento sociale. La condizione di pelle grassa e iperseborrea deriva da vari fattori, tra cui pori ostruiti, eccessiva produzione di sebo, batteri e infiammazione.
L’importanza dello stile di vita
Pertanto, premesso che l’acne è una patologia multifattoriale e che gli algoritmi terapeutici sono complessi e richiedono spesso l’utilizzo di farmaci secondo linee guida, ha altrettanto un ruolo importante la rieducazione dello stile di vita del soggetto affetto da acne. Infatti, la routine dermocosmetica nel trattamento dell’acne o di una pelle a tendenza acneica in genere, ricopre un ruolo importantissimo, sia durante la fase acuta, che durante la fase di mantenimento. Ad ogni modo, l’acne vulgaris si conferma essere una delle patologie cutanee a maggior impatto psicologico e sociale a livello globale, con un carico emotivo particolarmente elevato per chi ne soffre (Hay 2014; Karimkhani 2017).
Le molecole dimostrate più efficaci nel trattamento dell’acne
Molte molecole sono importanti nella gestione della cosmesi in soggetti con pelle a tendenza acneica e tutte le molecole sono state studiate varie volte e descritte in letteratura. Ad esempio, in uno studio condotto da Althwanay et al. (Efficacy of Topical Treatments in the Management of Mild-to-Moderate Acne Vulgaris: A Systematic Review) si approfondisce il ruolo di alcuni attivi come la Nicotinamide, Zinco e Rame se utilizzati con regolarità in una pelle a tendenza acneica.
Il potere della niacinamide (o nicotinamide) sulla pelle a tendenza acneica
La nicotinamide, la forma attiva della niacina, ha effetti antinfiammatori nell'acne descritti già tantissimi anni fa (Shalita 1995). I ricercatori hanno pubblicato il primo studio che ha valutato la nicotinamide già nel lontano 1995 ed i dati suggeriscono che il gel di Nicotinamide al 4% ha un'efficacia comparabile al gel di clindamicina all'1% nel trattamento dell'acne vulgaris infiammatoria (Shalita 1995). Un altro studio supporta anche l'efficacia comparabile del gel di nicotinamide al 4% al gel di clindamicina all'1% nell'acne vulgaris infiammatoria moderata (Khodaeiani 2013). La nicotinamide è sicura per le donne in gravidanza, sebbene non sia disponibile la classificazione FDA della categoria di gravidanza della nicotinamide topica (Rolfe 2014), inoltre si sa che viene escreta nel latte materno, ma non sono disponibili dati riguardanti l'uso topico di nicotinamide in donne in gravidanza o in allattamento per scarsità di studi in materia (Rolfe 2014; Stockton 1990), per cui si usa comunque con cautela ed in piccole quantità. Secondo una ricerca completa su PubMed, PubMed Central e Google Scholar ha prodotto 10 articoli incentrati sugli antibiotici topici e su altre molecole come i retinoidi, come la tretinoina e l'adapalene che hanno migliorato significativamente entrambi i tipi di lesioni (comedoni aperti e chiusi); la niacinamide, esaminata in uno studio randomizzato controllato che ha coinvolto 41 partecipanti, ha ridotto la produzione di sebo ed è una delle molecole molto utilizzate, a giusta ragione, nella terapia per pelle a tendenza acneica. La niacinamide topica, infatti, si è dimostrata efficace nel trattamento dell'acne vulgaris grazie ai suoi diversi meccanismi d'azione. Una delle sue funzioni principali è il suo effetto antinfiammatorio, influenzando la produzione dei neutrofili, l'inibizione del rilascio di istamina e la presenza o meno di cellule infiammatorie. Queste azioni riducono l'infiammazione, un fattore fondamentale nello sviluppo delle lesioni acneiche. Oltre alla capacità antinfiammatoria, la niacinamide offre ulteriori benefici alla pelle: migliora la sintesi di proteine e cheratina, stimola la produzione di ceramide e accelera la differenziazione dei cheratinociti. Questi effetti migliorano la capacità di barriera dell’epidermide e migliorano il contenuto di idratazione della pelle, promuovendo la salute e l'aspetto generale della pelle e prevenendo potenzialmente nuove lesioni acneiche.Inoltre, si è concentrato solo sull'acne da lieve a moderata, lasciando incertezza sulla sua efficacia per i casi gravi. L'acne è una condizione dermatologica complessa che necessita di approcci sfumati e basati sull'evidenza scientifica per alleviare il suo impatto fisico e psicologico pertanto non dimenticate mai di introdurre questa molecola nella vostra routine per pelle grassa.
Lo Zinco, un alleato imprescindibile in caso di acne
Un altro attivo consigliato da introdurre tipicamente in una routine per pelle grassa c’è lo Zinco. Gli autori in letteratura scientifica segnalano che lo Zinco è un oligoelemento essenziale per la pelle (Sharquie 2008). Ha azioni antimicrobiche e antinfiammatorie ed è utile per molti problemi dermatologici (Habbema 1989; Sharquie 2007; Sharquie 2008). Secondo gli studi di Kaymak et al. [84] e Goodarzi et al. le concentrazioni di Zinco non erano correlate con la gravità della malattia. Va notato, tuttavia, che nello studio di Goodarzi et al., la mancanza della relazione descritta è stata riscontrata solo negli uomini. Tuttavia, uno studio in letteratura ha indicato che esiste una correlazione tra lo Zinco sierico e il tipo di lesioni acneiche come punti neri sulla guancia sinistra, papule sulla fronte, sul torace e sulla parte superiore della schiena e pustole sulla guancia destra, sul mento, sul torace e sulla parte superiore della schiena.Il meccanismo d'azione può essere dovuto alle azioni antimicrobiche ed antinfiammatorie (Fluhr 1999; Sharquie 2008). Non sono stati segnalati effetti avversi importanti durante l'uso topico di Zinco (Cunliffe 2005; Sharquie 2008). Gli unici effetti avversi includono sensazione di bruciore e prurito, ma sono sempre lievi e transitori (Sharquie 2008). Sebbene la classificazione FDA della categoria di gravidanza dello Zinco topico non sia disponibile, il solfato di Zinco orale è un farmaco di categoria C per la gravidanza (Chien 2016). Tutti questi aspetti sono stati analizzati dello studio condotto da Haibo Liu et al (Topical azelaic acid, salicylic acid, nicotinamide, sulphur, zinc and fruit acid (alpha‐hydroxy acid) for acne).
Il Rame
Non da ultimo anche il Rame ricopre un ruolo importante nella gestione della pelle e nella scelta dei cosmetici per pelle grassa. Nello studio condotto da Aleksandra Podgórska et al. (Zinc, Copper, and Iron in Selected Skin Diseases) è stato analizzato il Rame che è un oligoelemento essenziale per il mantenimento dell'omeostasi dell'organismo. Questo elemento funziona come cofattore o componente costitutivo di numerosi enzimi coinvolti nei processi biologici, principalmente correlati al metabolismo energetico, al sistema di ossidoriduzione e al turnover del Ferro. Il Rame è essenziale nei processi biologici come la sintesi dell'emoglobina, dei neurotrasmettitori, della mielina, della melanina, della respirazione aerobica, del metabolismo tiroideo, della normalizzazione delle concentrazioni di Calcio e Fosforo e della formazione del tessuto connettivo. Questo elemento ha effetti sia pro- che antiossidanti, a seconda delle condizioni biologiche. Come composto antiossidante, partecipa alla neutralizzazione dei radicali liberi; tuttavia, un'eccessiva attività del Rame promuove la formazione di radicali liberi, contribuendo così al danno cellulare e tissutale. Inoltre, il Rame mostra una forte attività antimicrobica, agendo quindi come un composto con proprietà protettive. Tra gli altri, il Rame elimina E. coli O157:H7, Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), Clostridium difficile, virus dell'influenza A, adenovirus e funghi. Il Rame ha anche una serie di importanti funzioni biologiche all'interno della pelle. Alcune di queste sono dovute al potenziale antiossidante di questo elemento, come menzionato in precedenza. Il Rame protegge la pelle dai radicali liberi, principalmente dai danni alla membrana cellulare e dalla perossidazione lipidica. L'elemento è anche un cofattore della lipossigenasi, consentendo così il corretto cross-linking delle proteine della matrice extracellulare e la loro stabilizzazione, così come della tirosinasi, un enzima responsabile della biosintesi del pigmento melanina, che è essenziale per la normale pigmentazione della pelle. Il rame stimola la proliferazione dei fibroblasti che sono tra le cellule più importanti di costruzione e secrezione nella pelle e aumenta la produzione di collagene di tipo I, II, V, elastina e fibrillina da parte di queste cellule. Va notato, tuttavia, che secondo la maggior parte degli studi, si osservano concentrazioni di rame inferiori nei pazienti con acne, il che indica il ruolo di questo elemento nella patogenesi dell'acne.
Per questo motivo, tre attivi si distinguono come imprescindibili: la nicotinamide (niacinamide o vitamina B3), una forma fisiologicamente attiva di niacina (acido nicotinico); lo Zinc e il Rame.In sintesi, i primi due mostrano: effetto antinfiammatorio tramite inibizione delle cellule che favoriscono infiammazione; effetto batteriostatico contro il batterio tipico dell’acne: il Propionibacterium acne; riduzione della produzione di sebo. Inoltre, un recente studio ha dimostrato anche l’efficacia di questi attivi come protezione contro i danni al DNA. Il Rame invece: migliora l’elasticità cutanea, regola positivamente la produzione di collagene giovane, responsabile della colorazione della pelle
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Zoom sulla nostra redattrice specializzata, la Dottoressa Ines Mordente

"Ama la tua pelle, prenditene cura, è il miglior luogo dove sentirti a tuo agio per tutta la vita."
Ines Mordente è Medico Chirurgo specialista in Dermatologia e Venereologia, medico estetico e docente in vari master universitari. Svolge visite specialistiche per tutte le patologie della pelle, delle mucose e per il controllo dei nei, con particolare attenzione alla diagnosi precoce del melanoma.
Esperta di acne, ha ideato il metodo #acnerevolution rivoluzionando l’approccio a questa patologia.
Riceve a Napoli, Roma e Milano, e offre anche consulenze online. Dal 29 maggio 2024 è la dermatologa ufficiale di “SOS ACNE” su Real Time.